Migranti: respingimenti dimezzati a Ventimiglia, la decisione della Francia

minori

A Ventimiglia, in tema di migranti, sembra che stia per arrivare un cambio di passo che limiterà in maniera significativa i respingimenti degli immigrati che arrivano al confine italo-francese.

Negli ultimi otto anni, nella zona è stato nella pratica sospeso il trattato di Schengen con una militarizzazione della frontiera. In questo modo è stato possibile respingere la maggioranza degli immigrati regolari che volevano arrivare in Francia.

La Francia, infatti, ha sempre fatto riferimento ad un articolo del Code de l’Entrée et du Séjour des Etrangers et du Droit d’Asile, che consentiva l’allontanamento o l’espulsione immediata degli immigrati regolari.

Adesso, però, dalla Francia è arrivato un cambio di rotta, con la decisione da parte del Consiglio di Stato di abrogare questo articolo. Quindi, i respingimenti sono evidentemente calati: la cosa si nota già sulla pratica, dove i migranti respinti ogni giorno ora sono circa 20, mentre prima la cifra arrivava a 50 quotidianamente.

A far prendere in via definitiva questa decisione è stata anche la necessità dell’autorizzazione formale delle autorità italiane per riaccogliere i migranti respinti, che prima invece non era prevista. Per evitare complicazioni e allungamenti nelle procedure, si è deciso di gestire il tutto in questo modo.

Ad ogni modo, l’area di Ventimiglia resta fortemente vigilata: il prefetto di Nizza ha infatti spiegato che «il dispositivo di controllo alle frontiere con l’Italia, con i suoi 400 dipendenti pubblici, persisterà anche in futuro».

Il project manager di WeWorld ha spiegato che si sta assistendo ai primi casi di migranti fermati dalla Polizia al valico ma poi ammessi sul territorio francese, anche se resta da capire come avverrà e come si svolgerà la domanda d’asilo.

L’arrivo della primavera, periodo nel quale si arriva all’apice degli arrivi degli immigrati, potrebbe essere decisivo per capire quali sono le intenzioni delle autorità francesi nel gestire la situazione. Grande importanza avranno anche le elezioni europee di giugno: il presidente del Rassemblement National ha già mostrato la sua contrarietà per il provvedimento, insieme all’intero partito di Marine Le Pen.

Di conseguenza, soltanto nel prossimo periodo si potrà comprendere fino in fondo il metodo di gestione dei migranti alla frontiera.