Green pass: Garante della Privacy chiede chiarimenti al sindaco Scajola

Garante della privacy su segnalazione di Più Italia avvia procedura

L’ordinanza, firmata dal sindaco Claudio Scajola doveva entrare in vigore a partire da lunedì 6 settembre 2021.

Caludio Scajola, sindaco di Imperia, ha ricevuto una Pec dal Garante della Privacy nella quale viene evidenziato come l’ordinanza firmata dal Sindaco imperiese dovrebbe considerarsi “illegittima”.

Il primo cittadino imperiese però ha precisato che non si tratta di casi simile alla Sicilia: “No, è diverso, la nostra ordinanza è fatta benissimo”.

Il Garante della Privacy ha chiesto chiarimenti al sindaco Claudio Scajola e il sindaco ha già annunciato che invierà “i chiarimenti richiesti“.

Il Garante aveva ammonito il Presidente della regione Sicilia con la seguente motivazione :

Le misure di sanità pubblica che implichino il trattamento di dati personali ricadono nelle materie assoggettate alla riserva di legge statale e, pertanto, non possono essere introdotte con un’ordinanza regionale, ma solo attraverso una disposizione di rango primario, previo parere del Garante. Non risulta, inoltre che i più recenti interventi normativi in tema di certificazioni verdi abbiano imposto l’esibizione di tali documenti per l’accesso dell’utenza agli uffici pubblici o similari, per cui il loro utilizzo per finalità ulteriori e con modalità difformi rispetto a quanto previsto dalla legge statale creerebbe una evidente disparità di trattamento a livello territoriale”.

Lo Iacono (Più Italia): “Ho inviato al Garante della Privacy una Pec per avvisarlo di ciò che stava accadendo. Sono stato sbeffeggiato e deriso, tanti mi hanno insultato. Eppure il Garante ha ritenuto illegittima l’ordinanza del Sindaco Scajola”.

Io non voglio meriti. E’ un’azione che porterò avanti, compresa l’ipotesi di una denuncia al Sindaco, perché comunque ha provato a introdurre l’obbligo di green pass senza chiedere niente a nessuno”.