Ventimiglia, aggressione a Balde Moussa: derubricata a lesione non grave, esclusa l’aggravante dell’odio razziale

Le indagini concluse portano all’imputazione per i tre imputati della lesione non grave, cade l’aggravante dell’odio razziale

I tre imputati difesi dall’avvocato Marco Bosio, saranno giudicati sul capo di imputazione di lesioni non gravi e, per loro non sarà adottata l’aggravante dell’odio razziale.

Nell’interrogatorio i tre hanno confermato i fatti e quanto già appurato dalla Polizia. Uno è stato derubato del cellulare e ha avuto una reazione eccessiva, poi aggravata dagli altri due. I 3 imputati avrebbero aggiunto che Moussa Balde, nell’intento di rubare il cellulare, avrebbe sferrato un pugno con la caduta di due denti a Cipri.

La vicenda che ha avuto vasto clamore anche fuori provincia per il successivo suicidio di Balde Moussa nel CPR di Torino

Il video ormai virale dei tre italiani che prendono a bastonate il ragazzo extracomunitario di 23 anni originario della Guinea ha delineato un quadro più che definito dopo le celeri indagini della Polizia di Stato

Erano bastate meno di ventiquattrore ore per raccogliere le testimonianze, acquisire i filmati del circuito di sorveglianza del supermercato e della palazzina della Polizia di Frontiera e per identificare e andare a prendere i tre che, nel video dal balcone è stato condiviso su centinaia di profili social.

I tre sono tre cittadini italiani, due cittadini siciliani originari di Agrigento, di 28 e 39 anni, e uno di 44 anni, originario di Palmi (Reggio Calabria) tutti con indirizzo a Ventimiglia.

Poi denunciati a piede libero del reato di lesioni aggravate per quelle bastonate, cazzotti in testa e in faccia, per quei calci all’addome inflitti quando il ragazzo era già a terra. In più è stata notificata loro la misura di prevenzione con avviso orale.

La polizia, che aveva acquisito il video postato sui social, ha ricostruito i fatti in base alle testimonianze e alle riprese della videosorveglianza.

Il ragazzo del Guinea avrebbe tentato di rubare il telefono cellulare a uno dei tre all’interno del Carrefour di via Roma che si trova nella zona dell’aggressione.

La reazione non si è fatta attendere: prima i tre hanno affrontato lo straniero a male parole poi inseguito e, raccolti un paio di tubi di plastica dura, lo hanno messo con le spalle al muro e hanno cominciato a picchiarlo.

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