Tentano di ottenere la patente con una truffa, denunciati tre stranieri

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Truccavano gli esami di guida per ottenere la patente.

Sono stati individuati e smascherati dalla Polizia di Stato tre cittadini stranieri, tutti in possesso di regolare permesso, che hanno tentato di conseguire la patente di guida con l’inganno.

I tre truffatori, due albanesi e un bengalese, risiedono ad Imperia, in Liguria. Tutti e tre gli stranieri hanno svolto l’esame scritto presso la Motorizzazione Civile di Imperia di Via Littardi.

Le irregolarità riscontrate dagli agenti di polizia si sono verificate in due diverse sedute: la prima si è svolta il 24 agosto, mentre la seconda venerdì 31 agosto.

Nel primo caso, le forze dell’ordine hanno accertato che uno dei due albanesi, le cui iniziali sono S.A., indossava un micro-auricolare per ricevere le risposte esatte dal suo complice, ovvero l’altro cittadino albanese (classe 1986), che si trovava all’esterno della sede della Motorizzazione Civile di Imperia.

La tecnica usata dai due albanesi era tanto semplice quanto astuta

Lo straniero che stava affrontando il quiz, classe 1970, aveva nascosto una micro-camera all’altezza della scollatura della camicia: tramite questo strumento riusciva a mostrare in diretta il contenuto delle domande al suo complice. Una volta smascherato dalla Commissione, l’uomo è stato espulso da uno degli esaminatori.

I successivi accertamenti effettuati dal personale della Squadra Mobile nell’abitazione del truffatore albanese hanno portato al rinvenimento di alcune pratiche di altrettanti connazionali intenti a conseguire la patente di guida nella Provincia di Imperia.

Le forze dell’ordine hanno capito subito che non si trattava di una pratica estemporanea, ma un vero e proprio giro d’affari improntato sul conseguimento illegale delle patenti di guida.

Per questo gli agenti hanno deciso di tenere sotto controllo tutte le sedute d’esame che si sarebbero svolte da lì in avanti nella sede della Motorizzazione Civile di Imperia.

In occasione della seduta del 31 agosto, le autorità hanno fermato un cittadino bengalese, B.M., classe 1987, anche lui trovato con la strumentazione idonea per ricevere le comunicazioni del complice.

Anche per lui, come per i due cittadini albanesi, è scattata la denuncia in stato di libertà per il reato di cui all’art. 1 della L.475 del 1925, norma che tutela il regolare svolgimento di procedure concorsuali pubbliche volte al conseguimento di titoli abilitativi, tra cui proprio quella che riguarda la patente di guida.

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